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Piccolo spazio carino
Alour, questa frase non riguarda l'horror.. ma l'ho trovata e mi piaceva.. Come l'ho letta ho detto: "Questa finisce nel mio blog".
"La vita è troppo breve per alzarsi la mattina con dei rimpianti.
Quindi ama le persone che ti trattano bene e dimentica di quelle che non lo fanno e credi che tutto accade per una ragione.
Se arriva un'occasione, coglila!
Se essa ti cambia la vita, lasciala fare!
Nessuno ha detto che sarebbe stato facile, hanno solo promesso che ne sarebbe valsa la pena." cit. Harvey Mackay -
Dolore
“DOLORE” urlava la ragazza..
“SANGUE” urlava la ragazza..
“VOGLIO LA MORTE” urlava la ragazza..
In quell'istante si impiantò un coltello all'altezza del cuore, lo perforò, non ne aveva più il bisogno.. Amare l'aveva portata alla pazzia, il dolore fisico era l'ultima cosa di cui le importava, l'aiutava a non pensare.. Partì da piccoli pizzichi, poi alle lame, infine alle perforazioni delle gambe con coltelli affilati che rubava dalla cucina.. “DEVO SMETTERLA DI SOFFIRE, LA RAGIONE NON ESISTE PIU' IN ME, HO DATO TUTTO, HO SEGUITO IL CUORE INVECE DEL CERVELLO, E HO SBAGLIATO” La sua famiglia non sapeva con chi era stata, cosa aveva fatto, chi aveva fatto soffrire e chi l'aveva fatta soffrire.. La vedevano sempre bella e sorridente e con tantissimi ragazzi ai suoi piedi ma invece.. era la ragazza più triste del mondo.. L'unica persona che veramente amava viveva troppo distante e per stupidi capricci la perse per sempre.. Si mise insieme ad altri ragazzi ma nessuno era come lui.. Non che per gli altri non provasse niente ma non riusciva ad esprimersi in tutti i modi.. Era stata rovinata.. Sì rovinata.. Rovinata dai ricordi, le serviva qualcuno che le servisse a dimenticare.. Una persona l'aveva trovata ma lei, con i suoi atteggiamenti freddi, la fece scappare.. Ha solo 16 anni.. tutta una vita davanti ma ormai non ha più niente per cui vale la pena continuare.. Non pensa neanche alla sua famiglia, a come la amano, pensa solo a chi ormai ha perso.. Deve andare avanti, non pensarci, deve essere forte e capire che chi ha perso non era l'unico.. che arriverà la persona che le farà dimenticare tutto.. Vivi la vita non fare questo, farai solo soffrire ancora di più chi ti ama..... In quell'istante la ragazza si svegliò, si ricordò il sogno, guardò tutte le lacerazioni del suo corpo.. Capì che la sua vita non doveva finire.. che di amore c'è e ce ne sarà e che non deve rimpiangere il passato.. -
Schizzi pt. 3
......ecco cosa mi viene in mente di scrivere prima di dormire.......Si sta facendo tardi, l'oscurità è ormai padrona della mia stanza e comincia ad abbandonarmi tra le braccia di Morfeo fino a quando, i raggi del sole, non entreranno dalla mia finestra facendomi pensare: "Ecchecavolo io volevo ancora il buio per dormire" -
Pensieri
Ombre nere corrono nell'inferno della mia mente. Faccio di tutto ma sembra non essere mai abbastanza. Scelte rivelatesi sbagliate creano demoni che perseguitano ricordi ricorrenti. Musica che invece di placare la rabbia l'aumenta e trasforma la ragione in malata pazzia. Desiderare qualcosa che non accadrà mai o che è così macabro dal definirsi un pensiero insano. Non capire quello che accade intorno perché il mondo ti sta cadendo addosso. Compiere gesti che non saranno mai apprezzati, volerne fare altri che spaventerebbero e basta. Questo non mi piace ma è come mi sento. -
Tutto.
Quella casa. La guardi da lontano, ti sembra familiare.
Quella casa. Ti avvicini, cammini per tanto.
Quella casa. Arrivi all'entrata, decidi di entrare.
Quella gente. Senti delle voci, pianti disperati.
Quella gente. Vedi delle persone, ti sembra di conoscerle.
Quella gente. Ti guardi intorno, vedi un corpo a terra.
Quel corpo. E' girato a pancia in giù, vicino ha una lapide.
Quel corpo. Leggi il nome, guardi allo specchio.
Quel corpo. Non si vede il riflesso, a terra morto ci sei tu.
Quella casa. Quella gente. Quel corpo. Il tuo funerale. -
L'inquietudine
Sei in una casa nuova, una di quelle vecchie ma che è stata ristrutturata. Voi ora siete qui, state occupando un'abitazione un tempo abitata. Posso essere successe tantissime cose tra cui omicidi o morti violente. Siete come degli intrusi, intrusi per quegli spiriti che ancora non vogliono abbandonarla. Spiriti che possono essere violenti o ospitali. Possono sia voler spaventarti e farti diventare matto così che tu possa soffrire per aver occupato la loro casa oppure accoglierti. Tutto dipende dal passato.
Magari ora sei tranquillo, buttato sul letto a guardare la tv, ignaro di quello che ti sta accadendo alle spalle.. Possono averti messo un coltello di fianco e aspettano solo un tuo movimento.. Basta solo piccolo scatto e ti si infila una lama in una zona del collo per poi morire dissanguato in un lasso di tempo breve ma molto doloroso. In questo caso sarebbe stato uno spirito cattivo.. beh, vuoi sapere una cosa? Molto tempo fa la gente moriva atrocemente con le torture.. e tu hai sbagliato casa. Non girarti, anche se ormai sembra troppo tardi. -
Decidete voi
Siete liberi di pensare che questa storia sia inventata oppure sia veraEra notte fonda, tutti dormivano a casa mia, io rimasi sveglia fino a tardi a guardare la tv, del resto il sabato sera se non esco o non trasmetto in radio devo pur far qualcosa..
Ero buttata sul divano facendo gioire la mia mente con i Simpson e American Dad.. La notte fanno quello sulla Fox.. Per me esistono solo horror e cartoni.. Vabbè non ho voglia di soffermarmi su quel che mi piace e non.. Devo finire di raccontare.. Sento già i brividi lungo la schiena.. Spero non pensino che li voglio chiamare.. Continuo.. finiti gli episodi di quelle serie decisi di andare a letto, il mio pensiero fisso è “se non fanno niente in tv o ti annoi tanto vale dormire”.
Attraversai il corridoio buio usando come unica fonte di luce il flash del cellulare.. Andai in bagno e poi mi misi sotto le coperte. Ero tranquilla, una notte come tutte le altre, così, dopo essermi messa sotto le coperte, cominciai a rilassarmi per addormentarmi. Mi continuavo a rigirare sul letto perchè non riuscivo a prendere sonno, cominciai a sentirmi osservata.. C'era qualcuno, lo percepivo. Guardai fuori dalla porta socchiusa di camera mia e vidi una cosa che terrò sempre impressa nella mia mente.. Era una sagoma di una donna.. aveva degli occhi rossi come il sangue che guardavano fissi i miei.. Mi spaventai così misi subito le coperte sopra il volto cercando un riparo.. Passati due tre minuti uscii con la testa e cominciai a guardare intorno a me.. Sembrava sparito.. Cominciai a tremare e rimisi le coperte sopra il mio volto e fu lì che mi picchiò.. Mi diede una pacca in testa.. Tirai fuori la mano di scatto, come se gliela volessi prendere, pensai che poteva esser stato un peluche ma niente.. Era stato qualcosa di sovrannaturale.. Mi addormentai subito.. secondo me svenni dalla paura.. Quando mi svegliai lo raccontai ai miei. Subito furono scettici ma poi mi dissero che loro invece si erano trovati la porta della camera, che lasciano sempre aperta, chiusa. Forse quella presenza voleva qualcosa da me? Non lo so ancora con certezza.. Ma di certo quella non fu né la sua prima né la sua ultima manifestazione.. La sera successiva andai a letto prima, il giorno seguente avevo scuola quindi non potevo fare tardi.. Diedi la buonanotte ai miei genitori e andai in camera.. Socchiusi la porta e, una volta sotto le coperte, cercai di dormire. Ad un certo punto sentii un rumore provenire dall'armadio e poi.. poi il rumore del mio letto che veniva trascinato. Fu spostato di lato di un paio di centimetri e qualcuno mi toccò la gamba.. Avete presente come se spingete una cosa e magari vi scivola un braccio? Ecco io mi sono immaginata una cosa del genere.. Mi coprii nuovamente con le coperte ma mi furono tolte di scatto.. Ero in preda al panico ma decisi di non raccontarlo ai miei per non farli spaventare.. Queste cose continuarono per circa un mese e mez... -
Era solo una bambina...
Era solo una bambina. Capelli chiari, occhi azzurri, una vita davanti piena di gioia.
Era solo una bambina. Amava giocare nel parco, le piaceva il sole.
Era solo una bambina. Le piaceva la compagnia, lo vide e ci andò vicino.
Era solo una bambina. Lui la prese, le strappò via i dolci capelli color caramello.
Era solo una bambina. Le furono strappati gli occhi, al loro posto, sangue.
Era solo una bambina. Non gridava mai, ma quel giorno urlò dal dolore.
Era solo una bambina. Fu ritrovata al suolo, priva di organi, mangiata viva.
Era solo una bambina. Non sapeva che le sarebbe accaduto.
Era solo una bambina. Lui era solo lo Slenderman.
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Slendy was here
Mi sono sempre definita una ragazza forte, una di quelle che non hanno paura di niente, che ignora il lato oscuro e cerca una spiegazione razionale in tutto.. Dopo quello che mi è accaduto devo ricredermi.. L'immaginazione è l'arma più potente al mondo.. Immaginare... Lo facevo spesso quando leggevo storie dell'orrore ma mi ha portata alla rovina..
Vi racconto: Ero uscita con un mio amico, così, non lo vedevo da tanto e si voleva chiacchierare un po'.. Andammo in un bar e passata qualche ora era giunto il momento di uscire perchè dovevo aspettare i miei genitori che venissero a prendermi in macchina.. Mancava del tempo al loro arrivo così ci sedemmo in piazza, quel freddo e maledetto posto che diede inizio a tutto.. Si gelava così dissi al mio amico che se voleva andare a casa al caldo poteva, avrei aspettato da sola, lui si rifiutò e disse: “E se poi arriva lo Slenderman?” Lui. Aveva nominato Lui. Io mi misi a ridere, conoscevo a memoria la leggenda ma lui non la sapeva tutta così la raccontai.. Per raccontare bene una cosa devi immaginarla nella tua mente e descriverla nei minimi particolari così iniziai... Appena finita mi disse che l'avevo descritta benissimo e che voleva sentire altre versioni ma inventate da me.. Immaginai subito la scena di noi due in piazza, come in quel momento solo che non era pomeriggio ma notte e il freddo non c'era anzi, non volava un filo d'aria. Il film mentale e la storia continuavano, cominciai a raccontare quel che vedevo, come prima.. Avevo paura di parlare ma il mio amico mi diceva di andare avanti con la storia, io non volevo ma lui mi incitava e così proseguii... Nella mia mente lo vidi, sì era Lui, lo Slenderman.. Apparve alle spalle del mio compagno che io afferrai per non lasciarlo catturare, ma i miei tentativi non riuscirono... Lui lo prese.. Davanti a me potevo vedere il mio amico afferrato dai tentacoli che veniva letteralmente strappato in varie parti per poi venire inghiottito dall'oscurità.. Davanti a me rimaneva solo del sangue e nelle mie orecchie udivo ancora le urla di dolore stranziante.. L'oscurità.. Ora sono qui, a scrivere sul mio computer dentro la stanza dell'ospedale della mia città.. Il mio amico... vi chiederete che fine ha fatto.. beh, è scomparso, nessuno sa come, si sa solo che l'ultima volta che è stato visto era seduto sulla panchina con me.. Mi stanno chiamando, devo andare a fare un interrogatorio, un saluto a tutti e vi prego, fate attenzione a ciò che immaginate, quello che vedete può essere la realtà.
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Non piangere..
Tutti voi sarete registrati sui social network. Tutti voi sicuramente si divertiranno a fare foto per poi a caricarle sul vostro profilo per poi taggare i vostri amici.. già, taggare.. Questa opzione molto conosciuta in cui il computer riconosce i volti, li riquadra e voi dovete assegnare il nome dell'amico in considerazione.. Vi sto per raccontare una cosa insolita che mi è capitata. Come tutti ho un cellulare e con questo, visto che ha una risoluzione molto potente, mi diverto a scattare foto. Il mio soggetto preferito è la mia camera. E' molto grande, tutta rosa, con un gran letto matrimoniale coperto di pupazzi, una tv, vari mobili e un armadio molto grande diviso in tre con al centro uno specchio. Tempo fa controllai il cellulare per vedere se potevo eliminare qualcosa visto che ormai ho la memoria piena così aprii la galleria. Feci un aggiornamento e dopo questo, quando apro una foto, mi seleziona i volti automaticamente per fare i vari tag. Guardo le varie immagini quando mi accorgo che in una, in cui si vede camera mia, vi è un tag anche se effettivamente non c'era nessuno ma solo oggetti.. subito pensai “E' un errore del cellulare, 500€ buttati per niente”. Proseguii nel guardare le foto..ecco un altro tag a vuoto, sempre nella camera, ma in un posto diverso..continuai...ancora riquadri...ancora nessuno... Decisi di passare quelle foto sul computer così da verificare se c'era qualche oggetto che, preso in un'angolazione, poteva ricordare un volto. Apro le foto e le inserisco su photoshop.. ingrandendole sgranano da far schifo quindi applico dei filtri.. Metto il negativo... Mi appare il volto di una bambina... In tutte c'è sempre questa... Non ha il volto cattivo, ha il viso innocente di quelli che vogliono solo giocare, solo compagnia, per non cadere in una solitudine immensa da cui non saprebbero venirne fuori. Questo fatto mi mise un po' di paura ma mi feci coraggio, mi misi seduta sul letto davanti allo specchio e mi feci una foto.. La guardai.. la bambina mi stava abbracciando e mi sorrideva come se trovasse in me una sorella maggiore, che probabilmente non ha mai avuto. I giorni da quella scoperta passarono, io mi sentivo legata a lei, comprai una nuova memory card e cominciai a scattare ogni giorno nuove foto... Non l'abbandonavo, passavo ore in camera da sola a parlare a vuoto sapendo che c'era lei ad ascoltarmi.. Non poteva giocare con i miei pupazzi quindi ogni tanto le facevo da bambola mettendo i miei vestiti sparsi sul letto e facendole scegliere quello che voleva che indossassi.. La sera, prima di mettermi a letto le leggevo una favola e lei in foto mi appariva con le mani che formavano un cuoricino, per dirmi “ti voglio bene, grazie per quello che fai, non abbandonarmi” I miei genitori mi chiedevano spesso perchè non uscivo, io dicevo che avevo di meg...
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